Lo sceriffo Garassino
Cambia tutto, o meglio, ci sarà maggior controllo ai varchi d’accesso alla Movida genovese.
Ad annunciarlo è lo “sceriffo” genovese, l’assessore alla sicurezza di Tursi, il leghista Stefano Garassino, diventato in poche settimane un autentico incubo per immigrati illegali e festaioli della Movida genovese. Alcuni lo hanno paragonato senza mezzi termini agli ex sindaci di Bologna, Sergio Cofferati, e di Firenze, Matteo Renzi, o ancora all'attuale primo cittadino del capoluogo toscano, Nardella, tutti sindaci da tolleranza zero in questi argomenti.
E per quanto riguarda la movida genovese sono in arrivo nuove restrizioni, altre sanzioni pesantissime, fino a 250 euro di multa, per chi porta alcolici da casa aggirando le norme di divieto nella zona del centro storico. Infatti, una moda tipicamente esportata dalla Spagna e dai paesi dell’Est Europa più Germania ed Inghilterra, i giovani negli ultimi anni, per aggirare i divieti di abuso di alcolici, portavano da casa bottiglie di birra, lattine di birra, bottiglie e confezioni di vino o super alcolici. Con annesso ubriachi in strada e risse, e situazioni poco piacevoli, vedi ammiccamenti alle ragazze di turno. Garassino nel spiegare questa novità, ha stranamente elogiato anche l’ordinanza sulla sicurezza della precedente amministrazione di Marco Doria.